venerdì 4 novembre 2011

Prometheus - Landscape II Jan Fabre


Il Belga Jan Fabre, artista visivo e promotore di una ricerca artistica tesa ad oltrepassare le barriere espressive, dopo 23 anni e con l’aggiunta del nome Troubleyn cognome materno, ritorna sulle scene internazionali con il suo Prometheus Landscape II.
Fabre, partendo dalla tragedia di Eschilo “Il Prometeo incatenato”, vuole raccontare quell’eroe che gli dei punirono per aver regalato il fuoco agli umani; nella tragedia eschilea, Prometeo, trascinato dal Potere e dalla Violenza in una località rocciosa della Scizia, viene incatenato da Efesto. La collera di Zeus si manifesterà lasciando Prometeo esposto alle intemperie e condannato di giorno a dare in pasto il proprio fegato ai rapaci e di notte alla ricrescita dello stesso.
Where is our hero? Si chiede e ci chiede il regista fiammingo: Prometeo è il simbolo della vittoria dell’ingegno umano sulle forze ostili al progresso, ma oggi c’è ancora bisogno di eroi in questo mondo di distruzione fatto di Ego troppo umani che sanno solo ripetere: «Fuck you, Sigmund Freud!»?
In un Paesaggio fatto di sabbia, fumo e vento si staglia un Prometeo Incatenato da stretti nodi, quasi crocifisso che dona allo spettatore tutta la sua eroicità: “Quello che soffro è contro la giustizia”.

http://www.teatroolimpico.it/ Roma 5 e 6 novembre 2011

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